Ametista, la Pietra dell'Anima

L’ametista nei gioielli in argento, nella storia e nel mito 

L’ametista è considerata la “pietra dell’anima” perché non è semplicemente una splendida pietra dura di colore viola intenso o con sfumature più delicate, ma perché desta un’emozione sottile e penetrante che va oltre l’aspetto estetico e il valore economico del materiale.


Conosciuta fin da tempi antichi, questa gemma era considerata più preziosa del diamante per l’aura di potere e di spiritualità che l’accompagna, testimoniata dal fatto che era la pietra incastonata nell’anello distintivo dei vescovi, che veniva baciato dai fedeli in segno di devozione e di sottomissione.


Era anche la pietra portata dai nobili come simbolo di superiore status sociale e quindi di potere.

I gioielli in argento e ametista

I secoli sono passati e la fantasia dei moderni designer di gioielli ha trovato nuovi usi per le emozioni trasmesse dal suo profondo colore viola, dando vita ad anelli in argento e ametista dalle linee moderne e sorprendenti, anche con parti mobili che ne modificano continuamente l’aspetto.

Oggi l’ametista è utilizzata dagli stilisti e dai loro abili artigiani principalmente per creare gioielli in argento dal fascino particolare destinati a sottolineare l’eleganza e la bellezza femminile.


Le
collane in argento e ametista possono avere varie misure per adattarsi a tutte le occasioni, da quelle più formali alle semplici situazioni di lavoro, in cui portano sempre un inimitabile tocco di stile.

 


 

La fantasia dei creatori di gioielli in argento si è sbizzarrita particolarmente nel campo degli orecchini in argento e ametista, da quelli di impronta decisamente moderna a quelli che trasmettono un fascino romantico e riprendono le linee morbide e intriganti dello Stile Liberty.


È interessante notare che l’abbinamento tra l’argento e questa splendida
pietra semipreziosa viola si trova già nella mitologia classica:
si dice infatti che il suo nome derivi da quello della ninfa Ametista, rincorsa nei boschi da Bacco ubriaco e in preda alla lussuria.
La fanciulla invocò il nome di Diana, il cui metallo sacro è proprio l’argento, e la Dea la trasformò in un cristallo il cui colore ricorda quello del vino ma ha il potere di annullarne gli effetti indesiderati.

Memori di questa leggenda, gli antichi Romani durante i loro banchetti mettevano un cristallo di ametista nei calici del vino per poterne bere sempre di più senza ubriacarsi. Chissà se funzionava!



Le proprietà dell’ametista 

  • Secondo i saggi del passato, l’ametista conferisce equilibrio ed eleva i pensieri a un livello superiore di consapevolezza in cui si dissolvono le ansie e risplendono serenità, amore e creatività.

  • Negli insegnamenti alchemici si dice che dormire con un'ametista vicino al capo facilita le esperienze extracorporee e ispira sogni premonitori che possono servire da guida nelle situazioni difficili.

  • Nelle tradizioni orientali questa gemma è associata al settimo chakra e viene considerata una sorta di sedativo naturale che placa le inquietudini e blocca le energie negative dell'ambiente.

  • L’ametista è considerata la pietra portafortuna che protegge i nati sotto i segni zodiacali dei Pesci e della Vergine, e molti esperti di cristalloterapia e di cromoterapia la usano nei trattamenti destinati a rafforzare la sicurezza di sé, la capacità di controllare le proprie emozioni e la memoria.


Questa pietra semipreziosa ha anche un aspetto scientifico


    e curiose proprietà cromatiche:
   l’ametista appartiene alla grande famiglia dei quarzi, minerali durissimi e semitrasparenti, e si trova generalmente all’interno di rocce di origine magmatica.

Lo splendido colore viola è dato dalla presenza di atomi di ferro nel reticolo cristallino formato da serie ordinate di atomi di ossigeno e di silicio.
La colorazione più o meno intensa dipende dalla provenienza, quella più chiara e trasparente arriva fino a noi dal Brasile, mentre quella con un tono più intenso proviene dal Sud Africa.

Inoltre, se la gemma viene esposta a temperature elevate cambia la colorazione viola prendendo colori tra il giallo e l'arancio, trasformandosi in quarzo citrino.